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Perché abbiamo deciso di promuovere questo percorso

Le sfide che l’attualità ci propone sono sempre più interconnesse e interdipendenti,  come  rappresentato anche nel report del World Economic Forum 2025. Ciò suggerisce di procedere nel costruire soluzioni altrettanto interconnesse e interdipendenti.
L’Osservatorio Finanza e Terzo Settore, che da 13 anni si propone di approfondire la relazione che intercorre tra istituti finanziari ed organizzazioni del Terzo Settore, ha restituito negli ultimi 5 anni alcune evidenze che vanno valorizzate. In estrema sintesi si rileva una buona predisposizione del settore a stringere relazioni più profonde con il mondo finanziario, ma in una logica diversa da quella sin qui proposta. Si chiede agli istituti finanziari di interpretare un ruolo del tutto nuovo nello sviluppo della propria attività creditizia. Le organizzazioni del terzo settore chiedono agli istituti finanziari di:

1

Partecipare i processi di trasformazione territoriale, facendosene attori.

2

Mettere a disposizione anche le loro competenze (hard e soft) ed i network strategici

3

Contribuire a sperimentare approcci inediti per inedite sfide territoriali

4

Valorizzare il ruolo strategico e fondamentale delle organizzazioni del terzo settore (e dell’economia sociale tutta) nel rispondere alle sfide socio-ambientali ed economiche dei territori che abitano

Come ci proponiamo di cambiare prospettiva

Ci si propone di sperimentare un approccio innovativo all’azione creditizia degli istituti bancari, con l’obiettivo di migliorare la capacità delle risorse private di generare cambiamento a livello territoriale, passando dalla logica del finanziamento alla singola organizzazione e/o progetto, alla logica del sostegno finanziario a processi trasformativi territoriali, attraverso il coinvolgimento degli attori territoriali in fase di co-progettazione degli interventi.

Ciò richiede a monte un cambio di prospettiva. È necessario:

  • che gli istituti bancari siano co-protagonisti del processo di creazione del valore
  • scoprire e stimolare sinergie tra realtà e progetti già in essere
  • mettere a sistema competenze ed esperienze in grado di potenziarsi vicendevolmente
  • guardare alla finanza come strumento di potenziamento della capacità di generare valore per le persone ed i territori piuttosto che estrarne

Cosa vogliamo approfondire

Abbiamo scelto il territorio di Bologna per due ragioni fondamentali: da una parte la vivacità del tessuto sociale e della rilevanza del settore in questione, dall’altra l’urgenza della tematica che abbiamo scelto di affrontare: l’abitare.

Bologna ha presentato una crescita costante della popolazione negli ultimi anni, in particolare di Under 35 che solo nel corso del 2023 hanno rappresentato il 58% dei nuovi residenti (fonte). Allo stesso tempo è aumentato vertiginosamente il numero di persone in difficoltà economica, passando dal 3,2% delle famiglie nel 2019 al 6,8% registrato per il 2023, dovuto anche ad una spesa media mensile superiore a quella del resto delle famiglie italiane di 225 euro (fonte). In tale scenario si inserisce un aumento dei canoni di locazione tra i più alti d’Italia (+5,2% nell’ultimo biennio – Milano registra un +3,2%, fonte). Non da ultimo il 9,5% della popolazione metropolitana risiede in aree estremamente soggette a rischio idrogeologico che, in taluni casi, potrebbero richiedere una revisione dell’abitabilità di quelle zone ed aumentare dunque potenzialmente la domanda di soluzioni abitative alternative. (fonte 1 fonte 2).

Tale sintesi restituisce come il tema dell’abitare abbia una natura multidimensionale che richiede un approccio integrato ed inedito piuttosto che interventi spot.

È su questo tema che Intesa Sanpaolo sceglie di chiamare a raccolta le organizzazioni dell’Economia Sociale che sul territorio di Bologna stanno a vario titolo provando a rispondere all’emergenza e/o hanno idee da poter sviluppare in sinergia e nell’interesse del territorio tutto.

Chi…

Promuove l’iniziativa:

Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com) con l’advisory scientifica di Aiccon (www.aiccon.it) e il supporto alla facilitazione dei processi partecipativi di Sociolab (www.sociolab.it).

 

Può partecipare:

Tutte le organizzazioni dell’Economia sociale* che hanno sviluppato idee progettuali o hanno progetti già in essere che riguardino direttamente o indirettamente la sfida oggetto del percorso di co-progettazione: l’emergenza abitativa nel territorio di Bologna.

*nel contesto italiano, gli enti appartenenti al settore dell’economia sociale sono: fondazioni, associazioni, cooperative, mutue, imprese sociali (ivi comprese le cooperative sociali).

Fasi del percorso condiviso

Manifestazione d’interesse

Manifestazione d’interesse

Il 27 Ottobre 2025 Intesa Sanpaolo pubblica l’Invito per raccogliere le idee progettuali tramite la compilazione del modulo (link al form). È possibile sottoscrivere la manifestazione di interesse fino al giorno 15 Novembre 2025. Si ricorda che la partecipazione è aperta a tutte le Organizzazioni riconducibili al mondo dell’economia sociale presenti nel territorio della città metropolitana di Bologna.

Valutazione delle proposte

Valutazione delle proposte

Nel mese di Novembre 2025, una cabina di regia valuterà l’idoneità delle organizzazioni rispondenti e delle idee progettuali ricevute a prendere parte ad una co-progettazione territoriale finalizzata a sviluppare soluzioni al problema dell’emergenza abitativa. Tra i criteri di valutazione:

• coerenza con le finalità dell’iniziativa
• coerenza con il tema proposto
• ragionevolezza della proposta
• adeguatezza delle categorie di beneficiari individuati

Nel mese di Dicembre 2025 verranno comunicati, direttamente alle organizzazioni partecipanti, i dettagli del prosieguo del percorso.

Co-progettazione

Co-progettazione

Tra Gennaio e Marzo 2026 si svolgeranno 2 incontri in presenza per co-progettare, insieme a Intesa Sanpaolo e ad altri attori significativi del territorio, soluzioni al problema dell’emergenza abitativa, a partire dalle idee progettuali avanzate in risposta alla manifestazione d’interesse.

Start up delle progettualità locali

Start up delle progettualità locali

Da Aprile 2026 in poi,  inizia la fase di realizzazione delle iniziative co-progettate da parte dei gruppi di lavoro composti da soggetti dell’Economia sociale del territorio, con il supporto di Intesa Sanpaolo.

Qualcosa non è chiaro? Consulta la sezione FAQ.

Non trovi le risposte che cerchi? Contattaci a: info@creditoallecomunità.it

Qual è il monte risorse a disposizione?

La partecipazione al percorso condiviso non è finalizzata all’elargizione di finanziamenti a fondo perduto da parte della banca. L’obiettivo è piuttosto quello di costruire insieme, a partire dall’esistente e/o dalle idee, uno o più progetti passibili di sostegno, eventualmente anche economico, da parte della banca.

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Credito alle comunità, 2025